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martedì 24 novembre 2015

L'inglese fin da piccoli: sì o no?



L'apprendimento e la padronanza dell'inglese è oggigiorno diventato fondamentale, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche se vogliamo semplicemente viaggiare, che si tratti di un viaggio di piacere o di lavoro, l'inglese si rende spesso indispensabile. Inoltre in mondo sempre più multiculturale come il nostro questa  lingua è sovente il metodo più universale per poter comunicare con le persone. Perciò da mamme ci chiediamo "se è così importante per noi adesso, chissà quanto lo sarà per i nostri figli?", D' altro canto, pur rendendoci conto, dell'importanza di questa lingua nel loro futuro ci chiediamo anche a che età sia giusto farne iniziarne l'apprendimento: è proprio necessario che inizino a "studiare" fin da piccoli? Gli faciliteremo la vita o rischiamo invece di far gravare sulle loro piccole spalle l'ennesima attività ricreativo-istruttiva?

Abbiamo trovato in trovato in rete questa tesi dal titolo "L'insegnamento dell'inglese fin dalla prima infanzia", di cui pubblichiamo un'estratto dell'introduzione:

Ormai da tempo le teorie psicolinguistiche e pedagogiche hanno evidenziato il fatto che la mente dei bambini fino agli 11/12 anni è caratterizzata da un estrema plasticità, perché in questo periodo l’emisfero destro del cervello ha la capacità di assumere anche le funzioni dell’emisfero sinistro. Per questo si pensa che questo sia il periodo migliore per apprendere una o più lingue straniere. Dopo questa fase è sempre possibile apprendere un’altra lingua, ma ciò avviene secondo modalità diverse perché, a questo punto, le interferenze dalla lingua madre possono rallentare il processo di apprendimento. Quindi, in una realtà come quella attuale, in cui i contatti internazionali si fanno sempre più fitti, lo studio di una lingua straniera a partire dalla scuola materna è diventata sempre più una necessità, sia perché si vuole sfruttare questa plasticità delle menti dei bambini, e sia perché, in questo modo, viene favorita l’apertura alla diversità e alla multiculturalità. 
È stata scelta l’inglese come lingua di insegnamento perché oggi essa ha acquisito lo status di lingua franca, sia nella rete di internet che nell’economia internazionale. Quindi nel mondo del lavoro è diventato indispensabile conoscere questa lingua. 
Purtroppo però in molte scuole, le capacità di apprendimento dei bambini non vengono sfruttate in maniera adeguata. Si pensa infatti che certi concetti siano troppo difficili per loro e quindi la lezione di inglese si volge in lingua madre, altrimenti non capirebbero, e si limita all’insegnamento di qualche parola, qualche canzone o filastrocca. Naturalmente se è questo che si offre loro, i bambini impareranno solo questo, ma possono fare molto di più; i bambini infatti hanno una grande capacità di apprendere una lingua straniera e l’insegnante deve saper sfruttare questa loro capacità. 

Per chi volesse approfondire questo è il link dove potete trovare l'intera tesi: